Se pensiamo alla canapa e ai cannabinoidi, il CBD occupa il primo posto, subito seguito dal THC. Ma questa pianta meravigliosa nasconde molto di più; abbiamo pensato di dedicare un po’ di attenzione agli altri cannabinoidi contenuti nella canapa, a partire dal CBG.
DI COSA SI TRATTA
Abbreviazione di cannabigerolo, il CBG è un cannabinoide di estrema importanza nonostante sia spesso sottovalutato, poichè è all’origine della maggior parte degli effetti della cannabis e della canapa. Si comporta come un precursore di CBD, THC, ed alcuni altri cannabinoidi. Man mano che la pianta cresce, il CBG viene trasformato in altri cannabinoidi dagli enzimi presenti nella pianta, ed è per questo che lo si tende a trovare in quantità tanto ridotte quando la canapa è pronta per il raccolto. Ciò significa che dobbiamo molto al CBG, dato che è responsabile della formazione del CBD! Ma questa funzione di precursore non è la sola svolta dal CBG.
GLI EFFETTI DIRETTI DEL CBG
Il CBG provoca diversi effetti sull’organismo quando viene ingerito , come la maggior parte dei cannabinoidi. Poichè il CBG non è principalmente al centro dell’attenzione della comunità scientifica, sui suoi effetti si son fatte meno ricerche rispetto a CBD e THC. Tuttavia, il ridotto volume di ricerca preclinica effettuata finora sta mostrando risultati positivi. Uno degli effetti più profondi del CBG è quello di inibire la ricaptazione del GABA (acido gamma-aminobutirrico, NdT), una sostanza chimica del cervello. Come spiegato dal Dr. Bonni Goldstein, Direttore Medico del Canna-Centers: “Quando il GABA [la ricaptazione] è inibito, ottenete un effettivo rilassamento muscolare e degli effetti anti-ansia, sembra cioè provocare effetti simili a quelli del CBD. Sembra anche avere effetti antidepressivi ed alcune modeste proprietà anti-fungine.” La ricerca ha mostrato anche che il CBG ha proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti, ed uno studio condotto in Italia ha rivelato la presenza di tali proprietà in un modello di malattie infiammatorie intestinali (IBD).
Si è anche scoperto che il CBG inibisce la COX-2 (cicloossigenasi-2, NdT), il che implica che potrebbe essere usato come alternativa ai comuni medicinali antiinfiammatori non-steroidei, che svolgono la stessa funzione ma comportano spiacevoli effetti collaterali.
Maggiori ricerche sul CBG sono sicuramente in vista. Speriamo che si scoprano tutti gli effetti che questo cannabinoide ha da offrire con una solida ricerca clinica.