Levi’s vuole investire sulla canapa: arrivano i primi jeans fatti di cotone e canapa

Levi's vuole investire sulla canapa arrivano i primi jeans fatti in mix con il cotone

La notizia, nel mondo della denim Industry, gira da un po’: i mill, le cosiddette aziende che producono denim, stanno iniziando ad utilizzare la canapa per la produzione del tessuto.

Alcuni brand di fama internazionale del denim stanno già producendo piccole linee di canapa perché hanno colto la grande opportunità di lavorare questa fibra. Tra le aziende più importanti possiamo dirvi che Levi’s e Denham the Jeanmaker hanno creato le loro prime collezioni a base di canapa.

I jeans che voi acquistate nei negozi sono fatti di denim, un tessuto di cotone lavorato e tinto. La canapa sta iniziando a sostituire il cotone per la realizzazione del tessuto.

Perché parliamo di denim? Perché anche in questo settore la canapa, come nella moda in generale, è vista come possibile sostituto del cotone come materia prima.

Levi’s per esempio è riuscita a produrre un paio di pantaloni e un giubbotto, fatti di cotone e canapa (31%). La collezione prende il nome Levi’s Wellthreat x Outerknown e ha a catalogo anche magliette create in denim riciclato e miscele di cotone/canapa. Rumors da Levi’s dicono che che entro 5 anni la canapaia potrà essere usata al 100%.

La materia prima non manca ce n’è in abbondanza, gli studi che i grandi marchi stanno conducendo riguardano soprattutto la flessibilità e la “morbidezza” della fibra. Con la nuova corrente di pensiero che si sta diffondendo in questo periodo nel mondo, grazie anche e soprattutto al processo di legalizzazione americano.

Dai campi alla moda, dai campi alla cucina, sempre più persone (i Lohas) guardano alla canapa con grande interesse per le sue caratteristiche, che la rendono una risorsa molto preziosa per l’ambiente e per l’industria in generale. La speranza è che le grandi aziende intraprendano un processo virtuoso verso economia tessile improntata alla sostenibilità.

La canapa è resistente, richiede molta meno acqua per crescere, non ha bisogno di fertilizzanti e pesticidi, la canapa è la più grande (e sottovalutata) risorsa vegetale esistente in natura.
Produce biodiesel a emissione bassa e può essere usata per tanti settori: edile, tessile, alimentare, plastico, energetico e farmaceutico.

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