Cos’è la canapa sativa ?

cannabis con cbd più elevato

Oggi si sente sempre più spesso parlare di canapa sativa. La pianta di Cannabis Sativa è di fatto una tipologia di erba unica. Si tratta di una tipologia di pianta che è stata effettivamente utilizzata per tantissimi secoli per la realizzazione di tantissime cose: dai tessuti al cibo fino all’uso per la cura della propria pelle.

Vediamo, quindi, cos’è effettivamente la canapa sativa, da cosa è composta e perché oggi rappresenta uno dei tipi di canapa più amati ed apprezzati.

La definizione di “canapa sativa”

Prima di andare ad approfondire tutti gli aspetti della canapa sativa, è importante capire prima di tutto cosa si intende con questa espressione e a cosa si fa essenzialmente riferito.

Infatti, con l’espressione canapa sativa oggi si intende fare riferimento ad una delle tipologie di piante più diffuse e conosciute attualmente in tutto il Mondo.

Dunque, la canapa sativa non è altro che una pianta, la quale appartiene alla categoria delle piante Cannabacee.

Infatti, questa pianta di canapa sativa presenta un bellissimo colore verde sgargiante. Questo permette anche alla pianta di potersi adattare al meglio a qualsiasi tipo di territorio o ambiente in cui si trova.

Le caratteristiche della pianta di canapa sativa

Proprio come le altre tipologie di piante che appartengono alla classificazione delle “Cannabacee”, anche nel caso della pianta di canapa sativa si parla in realtà di una pianta che cresce e produce fiori tutto l’anno. Si tratta, nello specifico, di una pianta i cui fiori sono caratterizzati dall’assenza assoluta di frutti e di petali e che hanno un solo seme.

Questa tipologia di pianta cresce in maniera naturale tutto l’anno. Ciò significa che non occorre utilizzare ne concimi chimici né tantomeno pesticidi. Allo stesso tempo, per la crescita della pianta di canapa sativa non è necessario neanche dover provvedere ad una particolare cura o un determinato processo di irrigazione.

Inoltre, tra le varie caratteristiche distintive della pianta di cannabis sativa, vi sono sicuramente la presenza di foglie molto lunghe e sottili, contraddistinte da un fusto slanciato e spesso anche molto alto. Per questo motivo, i tempi richiesti per la fioritura di questa tipologia di pianta a volte potrebbero essere talmente lunghi, da arrivare anche a quasi un anno.

Le origini antiche della cannabis sativa

Abbiamo quindi visto che la cannabis sativa veniva utilizzata in passato per tantissimi usi differenti, durante lo svolgimento della vita quotidiana e di tantissime attività diverse.

A questo proposito, è possibile anche ritrovare alcune testimonianze attraverso il quale si può individuare l’effettiva origine della cannabis sativa e in quali territorio queste risultava essere particolarmente utilizzata.

In tal senso, emerge che la pianta della cannabis sativa tende ad essere particolarmente coltivata nelle zone del Mondo con un clima più caldo e umido. Per questo motivo, non sorprende che tra i luoghi in cui questa pianta è cresciuta in maniera esponenziale vi sono sicuramente la Cina occidentale, la Colombia, il Brasile ma anche il Messico, la Cambogia, l’America centrale o anche la Thailandia.

A segnare uno dei momenti più importanti dell’uso in Italia della cannabis sativa è sicuramente la data della prima metà del Novecento. Infatti, in questo periodo, in Italia si è avviata a tutti gli effetti la produzione di prodotti realizzati con canapa, esclusivamente di tipo ecologico. Ciò significa che, da quel momento in poi si è verificata una vera e propria diffusione della cultura della canapa, coltivata in modo intelligente oltre che nel rispetto e nella passione di questa pianta.

Da cosa è composta principalmente la canapa sativa?

La Canapa Sativa oggi è costituita da circa 80 cannabinoidi. Si tratta, nello specifico di composti attivi, che sono solitamente concentrati all’interno delle foglie di questa pianta.

A questo proposito, è possibile evidenziare anche alcune differenze sostanziali tra la marijuana e la canapa sativa.

In tal senso, si può affermare che la canapa e la marijuana provengono entrambe da alcune specie di Cannabis Sativa. Tuttavia, le differenti componenti biologiche che contraddistinguono ciascuna pianta hanno determinato l’emergere di diverse peculiarità sia per quanto riguarda la canapa che la marijuana.

Nello specifico, ciò che differenzia maggiormente la canapa sativa riguarda la presenza ridotta di un elemento, il cosiddetto tetraidrocannabinolo, conosciuto a tutti sotto il nome di THC.

Infatti, in linea generale si può affermare che la canapa sativa è costituita da un numero molto ridotto di tetraidrocannabinolo THC. Ciò si va a tradurre con un minore impatto sull’aspetto psicoattivo delle persone che decidono di assumere canapa.

Quali sono le proprietà della canapa sativa?

Parleremo tra poco degli effetti principali della canapa sativa, che potrebbero quindi essere particolarmente benefici soprattutto per chi vive in uno stato di ansia e di agitazione costante.

Ora però è il momento prima di tutto di parlare delle proprietà principali della canapa sativa. Va sottolineato che le essenze che si trovano nell’inflorescenza femminile di questa pianta, permettono di ottenere oltre 100 terpeni differenti.

Tra l’uso che ne viene fatto al fine di sfruttare al meglio queste proprietà della canapa sativa, vi sono sicuramente quelli legati alla profumeria botanica, grazie all’entusiasmante forza olfattiva che contraddistingue questa pianta di canapa sativa. A questo proposito, per quanto riguarda l’aroma della pianta di canapa sativa, questo risulta essere dolce e fresco, in grado quindi di mettere in atto una vera e propria azione distensiva e riequilibrante.

Gli effetti principali della canapa sativa: quali sono?

Quando si parla di canapa sativa si fa riferimento ad alcuni effetti particolari. Si tratta di effetti che vengono definiti “effetti high”, tradotto dunque “effetti alti”.

Come suggerito anche dal nome che viene attribuito agli effetti derivanti dall’assunzione di canapa sativa, infatti effetti hanno particolare impatto sulle caratteristiche psichiche delle persone. Per questo, non sorprende sapere che tra gli effetti principali che vengono segnalati da parte di chi fa uso e assume canapa sativa, vi sono quello del miglioramento della propria creatività oltre che un incremento del proprio stato euforico.

In tal senso, tra gli altri effetti che sono stati attribuiti essenzialmente all’assunzione di canapa sativa, vi sono anche un maggiore senso di benessere e di pace interiore, ma anche un aumento della positività d’animo, contro una riduzione di stati ansiosi e della depressione.