La Canapa per gli interni delle automobili?

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La canapa ha capacità straordinarie, che non smettono di stupire le persone che già la conoscono, o che
ancora la conoscono troppo poco. Oggi, andando alla scoperta di tutti gli orizzonti che la canapa affronta e vive da protagonista, vogliamo parlare del settore automobilistico.
Per entrare in questo viaggio, parleremo anche di uno dei più grandi sostenitori della canapa. Stiamo
parlano di Isiah Thomas, un nome forse non conosciuto in Europa, ma di grande spicco in America, perché ex campione dell’NBA.
Che cosa ha escogitato Thomas, dopo la sua carriera del basket? Come tanti, ha aperto un nuovo business, e la canapa ne è il fulcro. Ma, quello che strabilia, è che Isiah Thomas voglia portare la canapa nel settore delle automobili, riscrivendo il modo in cui, queste, vengono costruite.
Ad esempio: siamo proprio sicuri che gli interni delle automobili debbano sempre e per forza essere
realizzati in plastica. L’alternativa c’è. E, il business ecologico lanciato dell’ex cestista e allenatore di
pallacanestro è avanguardistico e sensato allo stesso tempo.

Canapa e interni delle automobili: tutto è possibile

Il business di Isiah Thomas ha raggiunto livelli inimmaginabili, in Colombia, e la sua, è la canapa legale più
richiesta. Ma il cestista punta a cambiare la filiera produttiva del settore automobili, inserendo la canapa
come elemento fondante, da preferire alla plastica.
Gli interni delle automobili, infatti, possono essere realizzati in canapa. E questo potrebbe contribuire in
modo sonoro e sistematico a contenere uno dei problemi più annosi del nostro pianeta: la plastica.
Sembra incredibile ma, la canapa, ha la capacità di riscrivere la filiera produttiva di molti settori. E Thomas non è solo un visionario, bensì un investitore che conosce davvero bene il proprio prodotto, e tutte le sue risorse.
La risposta, contro la plastica nelle automobili, è data dalla canapa industriale. Andiamo quindi a conoscere come la nostra alleata naturale può, settore dopo settore, scalare anche quello delle automobili, e dare il suo eccellente contributo.

Fibra di cannabis e plastica, sì, di canapa

In realtà, è un ossimoro, dire “plastica di canapa”, ma rende bene l’idea di come, proprio a partire dalla
fibra di cannabis, si possa mettere in campo un’alternativa alla plastica. Si tratta solo di conoscere al
meglio queste nuove possibilità, normalizzando l’utilizzo della canapa anche per le auto.
Va detto che, la ‘plastica’ bio, ottenuta dalla canapa, esiste già, ed è già anche in uso. Negli Stati Uniti, per
esempio, viene già utilizzata per sostituire la plastica all’interno delle automobili. Si tratta però di una
piccola nicchia di mercato, che deve ancora farsi conoscere.

I vantaggi di inserire la canapa e la “plastica” bio ottenuta dalla canapa, nella filiera delle automobili, è
evidente. Verrebbe ridotto l’impatto di ogni singola vettura, e si tratterebbe in ogni caso di un materiale
sostitutivo dalle alte prestazioni.
La plastica bio, che viene ottenuta dalle fibre di cannabis, è del tutto biodegradabile. E questo
migliorerebbe anche la parte produttiva in cui, le auto, fatto il loro tempo, vengono demolite. Si tratta di un elemento industriale naturale al 100%, e che non inquina minimamente.

A parlarne sono ancora in pochi: la ‘plastica’ bio, dalla canapa

Le fibre che, negli Stati Uniti, vano a costituire gli interni delle automobili (come nel caso del business di
Isiah Thomas) provengono tutte da canapa legale. Ma, a parlare di questa possibilità d’impiego, sono
ancora in pochi. Per quale ragione?
Di certo, il mercato affine alla plastica consente ai mercati più subdoli di mantenere il proprio potere sulle
risorse della terra. Una delle motivazioni per cui la ‘plastica’ bio ottenuta dalla canapa non ha ancora preso piede, è anche il fatto che, questa, rischia (per fortuna) di destrutturare questi stessi mercati dediti allo sfruttamento delle risorse.
Se in tutto il mondo, le maggiori case automobilistiche scegliessero la canapa bio, si metterebbe fine allo
sfruttamento di tutte le risorse minerarie coinvolte nella realizzazione della plastica. Ad esempio: il
petrolio. Thomas, però, non è stato l’unico a pensare a questo cambiamento.
Nella storia del passato, infatti, possiamo ritrovare anche qualche grande nome, che già, a suo modo, si era prodigato per impiegare tutte le potenzialità della canapa. Stiamo parlando di Mr. Henry Ford.

Henry Ford, e la canapa negli interni delle automobili

Per quanto, ancora oggi, ci risulti quasi avanguardistica, la bio ‘plastica’ ottenuta dalla canapa ha già visto il suo impiego, anche da parte dei grandi nomi delle case automobilistiche. Esemplare, è l’esempio di Henry Ford che, nel 1941, diede vita ad un prototipo di vettura davvero eccezionale.
La sua Hemp Car, venne costruita in fibre di cellulosa provenienti proprio dalla canapa. La Hemp Car di
Henry Ford fu un esempio di grande virtuosismo, a favore dell’ambiente. La ‘plastica’ derivata dalla canapa venne utilizzata per oltre l’80% degli interni.
Henry Ford, come confermano molte fonti, se lo chiese spesso e a più riprese: perché consumare secolari
miniere e intere foreste, solo per realizzare gli interni delle automobili?
Stiamo parlando di uno dei padri della mobilità via macchina.
Per Ford, la canapa rappresentò la soluzione perfetta, non tanto (o non direttamente) per le auto, bensì per tutelare in pianeta dallo sfruttamento costante delle proprie risorse. Ma a che punto siamo oggi, tra
pionieri e filiere che è difficile cambiare e riscrivere?

La situazione di oggi: l’uso della ‘plastica’ bio, in canapa

Oggi la coltivazione della canapa legale vede – si passi il gioco di parole – un’interessante fioritura. Sono
infatti decuplicate, sia le coltivazioni, che le modalità di impiego della canapa.
Se però la fibra della canapa è già molto conosciuta nella bioedilizia, e nel settore dell’abbigliamento, resta ancora troppo marginale, la sua presenza, per quel che concerne il settore auto.

Come ha dimostrato la storia, questa pianta dalle infinite risorse sembra sempre dover passare mille
prove, per confermare le proprie innate qualità. Abbiamo fiducia del fatto che, come per tante altre
battaglie vinte dalla cannabis legale, anche questa, andrà in porto.
Abbiamo bisogno di un mondo più sostenibile, e utilizzare la fibra di canapa per le automobili, ecco,
rappresenta davvero una scelta determinante per noi, per il nostro pianeta.