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Curiosità:
Referendum sulla Cannabis legale: in tre giorni raccolte oltre 330mila firme
A pochi giorni dal lancio della campagna, il Referendum sulla Cannabis legale ha raccolto oltre 330mila firme e i numeri non sembrano rallentare. Ecco di cosa si tratta e come fare la propria parte.
Il Referendum per depenalizzare la Cannabis
A poche ore dall’adozione del testo base sulla legalizzazione dell’autoproduzione in Commissione Giustizia, l’11 settembre 2021 un Comitato promotore costituito da oltre 50 realtà italiane, tra aziende private, partiti politici e associazioni, ha lanciato un Referendum abrogativo per depenalizzare la Cannabis e aprire finalmente la strada alla legalizzazione come avviene già in molti Paesi del mondo, tra cui Stati Uniti e Canada. Tra i promotori l’Associazione Luca Coscioni – in campo in questi mesi anche con la raccolta firme a favore dell’eutanasia legale —, la campagna Meglio Legale e Lega Italiana per la Lotta all’AIDS – LILA, ma anche l’azienda agricola Agrocanapa, CBD Gargano e Cannabis&Cultura Piacenza, solo per citarne alcuni.
“In Italia fare uso di Cannabis non è reato, coltivarla o acquistarla invece sì. È un paradosso, è come se lo Stato lasciasse l’intero fenomeno nelle mani della criminalità organizzata”, si legge sul sito Referendumcannabis.it, nato per la raccolta firme. Uno degli obiettivi principali dell’iniziativa è quindi togliere un’importante fetta di mercato alla criminalità organizzata, ma anche dare voce ai 6 milioni di consumatori italiani che ne fanno uso (anche per ragioni terapeutiche) e che ogni giorno sono costretti a rivolgersi a realtà illegali o a coltivarla in casa rischiando fino a 6 anni di carcere, come è accaduto a Walter De Benedetto, poi assolto.
Il quesito referendario si basa sul Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, meglio conosciuto come il Testo Unico sugli Stupefacenti, in vigore nel nostro Paese dal 1990, e punta a intervenire su due piani: quello della rilevanza penale e quello delle sanzioni amministrative. Nel primo ambito l’obiettivo è duplice: da una parte depenalizzare la condotta di coltivazione (art. 72, comma 1) e dall’altra eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis (art. 73, comma 4), con eccezione della associazione finalizzata al traffico illecito di cui all’art. 74. A livello amministrativo, invece, la proposta è di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori attualmente prevista dall’art. 75, comma 1, lettera a. Firmando il Referendum si esprime il proprio supporto a favore di queste modifiche.