Quando il CBD fa gola all’industria della birra

Quando il CBD fa gola all’industria birraria

Il CBD potrebbe diventare una nuova occasione per le grandi aziende della birra. I grandi brand stanno iniziando a guardare il CBD con grande interesse.

Se la bionda preferita dagli uomini non vende più, occorre diversificarsi e puntare su mercati più redditizi, uno su tutti la cannabis legale.

Su questo puntano colossi della birra come l’olandese Heineken, la canadese Molson Coors e l’americana Constellation Brands, casa madre della Corona.

Se Molson Coors lavora con un’altra azienda canadese, la Hydropothecary Corp, produttore autorizzato di marijuana a scopi terapeutici, Lagunitas (birra parte del gruppo Heineken) ha lanciato un brand specializzato in bevande analcoliche contenenti THC, mentre Constellation Brands ha investito ben 4 miliardi di dollari per aumentare la sua quota in Canopy Growth, azienda canadese che coltiva marijuana e che vende – laddove sono legali – prodotti derivanti dalla sostanza.

Anche la britannica Diageo, famosa per il suo whiskey Johnny Walker, sta studiando come muoversi per entrare nel mercato. Constellation è infatti stata tra le prime a carpire le possibilità del mercato legate ai cannabidioli, come conferma una recente dichiarazione dell’Amministratore delegato, Rob Sands: “Nell’ultimo anno abbiamo capito le potenzialità del mercato delle droghe leggere e l’enorme opportunità che questo rappresenta per noi”.