“Se un’infiorescenza non ha efficacia drogante non è reato venderla”. Le motivazioni della Cassazione commentate dall’Avv. Capozzoli

Se un infiorescenza non ha efficacia drogante non è reato venderla Le motivazioni della Cassazione commentate dall’Avv Capozzoli

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza della Cassazione del 30 Maggio. Ci si aspettava un chiarimento sulla cosiddetta “efficacia drogante” dei prodotti ma così non è stato. La Cassazione infatti demanda alla comunità scientifica il compito della definizione di questo aspetto e alla politica la responsabilità di fare chiarezza per questo settore.

La decisione della Cassazione, ci spiega Capozzoli, sviluppa un tema nuovo, ovvero che non sarà sufficiente accertare la quantità di principio attivo, ma bisognerà accertare la reale efficacia drogante, in virtù del “principio di concreta offensività”. È una parte che viene condensata nelle pagine 16-17 della sentenza. 

Con questo passaggio, quindi, la Cassazione sposta l’asse del ragionamento su un tema tecnico. 

“Il problema è tutto di carattere scientifico – mette in evidenza Capozzoli – se la letteratura scientifica decidesse di determinare quando una sostanza diventa psicoattiva, allora verrebbe finalmente individuato un parametro da rispettare per non commettere alcun reato”.

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