Olio di semi di canapa: alimento super nutriente

Olio di Canapa By J-Ax

Considerato nutraceutico per le sue proprietà curative, l’olio di semi di canapa è un super alimento che, se consumato regolarmente, può apportare una moltitudine di benefici all’organismo. Impariamo come si produce, le qualità nutritive, come assumerlo e conservarlo correttamente.

Olio di canapa: cos’è e come si produce

L’olio di canapa si ricava tramite la spremitura a freddo dai semi dell’omonima pianta, nello specifico dalla varietà Cannabis Sativa.

Semi che sono composti per il 25%-35% da proteine, che però, rispetto agli alimenti di origine vegetale, vantano tutti gli 8 amminoacidi essenziali per la sintesi proteica. Caratteristica fondamentale soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana.

Tornando all’olio, questo ha un odore poco marcato, un sapore che ricorda quello delle nocciole e un colore che spazia dal verde chiaro al verde scuro. Un colore più tenue, ricordiamo, è sintomo di un olio più raffinato, che è più facile da conservare ma che perde gran parte del suo valore nutrizionale.

I valori nutrizionali dell’olio di canapa

Dal bassissimo apporto calorico, ogni grammo contiene solo 9 calorie, l’olio di canapa si rivela un valido alleato per la nostra salute. Un mix benefico di grassi essenziali, vitamine, sali minerali e amminoacidi, che fanno di questo alimento un integratore naturale da aggiungere alla propria dieta. In particolare:

  • vitamine, quali: A, E, PP, C, B1, B2, B6;
  • sali minerali come: ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo;
  • significative quantità di proteine e, come abbiamo visto, con tutti gli aminoacidi essenziali;
  • acidi grassi essenziali (omega 3 e omega 6).

L’alto valore nutritivo dell’olio di canapa risiede proprio nel profilo lipidico e nella sua capacità di fornire entrambi gli acidi grassi essenziali di cui necessitiamo. In più, in un rapporto particolarmente benefico per l’uomo.

Gli acidi grassi essenziali coprono un ruolo fondamentale per il corretto sostentamento dell’organismo, in particolare:

  • partecipano alla costruzione delle membrane cellulari;
  • permettono la sintesi dei cosiddetti “superormoni”, nello specifico degli eicosanoidi bioregolatori, coinvolti nella modulazione di importanti reazioni cellulari come le infiammazioni, la febbre, il dolore associato a malattie;
  • ripristinano i valori metabolici della pressione sanguigna, colesterolo, trigliceridi, iperglicemia;
  • contrastano, di conseguenza, lo sviluppo di malattie cardiovascolari;
  • proteggono il sistema nervoso dall’invecchiamento e dal naturale decadimento delle funzioni cognitive;
  • garantiscono il mantenimento della funzione visiva;
  • supportano lo sviluppo embrionale e l’accrescimento del bambino.

Una lista che potrebbe continuare all’infinito, che lascia chiaramente intendere perché non bisogna mai trascurare una corretta assunzione giornaliera di omega 3 e omega 6.

Per fortuna, l’olio di canapa pressato a freddo vanta generalmente:

  • il 90% di grassi insaturi, di cui l’80% polinsaturi e il 10% monoinsaturi;
  • 10% di grassi saturi (soprattutto il palmitico e lo stearico).

Se paragonato agli altri oli commestibili non raffinati, lo spettro degli acidi grassi dell’olio di canapa, caratterizzato principalmente da acidi grassi essenziali, quindi da introdurre necessariamente con la dieta, presenta diversi vantaggi.

Per l’apporto di acido linoleico omega 6, pari circa al 55%, e per l’acido alfa linoleico omega 3, la cui proporzione varia dal 15% al 25%. Inoltre, contiene discrete quantità (1-4%) di acido gamma linoleico (GLA, omega 6) e di acido stearidonico (omega 3 non essenziale) che variano in base alla varietà e alle condizioni di crescita e sono utili per il metabolismo umano.

Ricordiamo anche le altre molecole lipofile che sono i fitosteroli, capaci di ridurre i livelli ematici di colesterolo, in particolare del colesterolo cattivo (LDL) e di tocoferoli (vitamina E) noti per le proprietà antiossidanti, la capacità di bloccare i radicali liberi e per il rinnovo cellulare.

Rapporto omega 6/omega 3 dell’olio di canapa

Introdurre grassi polinsaturi in maniera casuale non è la giusta soluzione nutrizionale, è importante che il rapporto tra omega 6 e omega 3 sia rigorosamente equilibrato.

Rapporto che, contrariamente a gran parte degli oli vegetali consumati in Italia che si spostano nettamente verso gli omega 6, in primis l’olio d’oliva (9:1), si ferma a 3:1, e per questo considerato ideale.

Infatti, un rapporto squilibrato tende a promuovere l’accumulo di prodotti intermedi che ostacolano il metabolismo degli acidi grassi. Situazione che non perviene

affatto con l’olio di semi di canapa che, correttamente equilibrato, non promuove l’accumulo di prodotti metabolici.

I benefici dell’olio di canapa

Dalle innumerevoli proprietà, l’olio di canapa è un alimento utile sia per la prevenzione, che può ottimizzare la risposta del sistema immunitario, sia per il trattamento di malattie alla cui origine c’è una reazione infiammatoria.

Lo stesso ministero della Salute nel 2009, con una circolare specifica, ne ha riconosciuto le qualità benefiche, evidenziando che: “L’olio di semi di canapa è considerato dai nutrizionisti un vaccino nutrizionale, alimento che, introdotto nella dieta giornaliera, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressioni dell’ambiente”. Utile in particolare per:

  • disturbi cardiovascolari; diminuendo i livelli di trigliceridi e del colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) nel sangue riduce il rischio di:
    • trombosi, grazie all’elevato apporto di omega 6;
    • arteriosclerosi, causata dalla formazione di placche nelle arterie che si induriscono e impediscono al sangue di circolare, provocando un colpo apoplettico o un attacco di cuore;
    • malattie cardiovascolari, rendendo più elastiche le pareti dei vasi sanguigni ed evitando l’accumulo di grasso nelle arterie.
  • la cura della pelle; da applicare direttamente sulla zona interessata, l’olio di canapa si è dimostrato utile in cosmetica per: psoriasi, vitiligine, eczemi, micosi, irritazioni da allergie, dermatiti secche e per tutte le infiammazioni o irritazioni localizzate. Ma anche per acne e trattamento dei funghi alle unghie;
  • per artrosi, artrite reumatoide ed altre malattie infiammatorie come l’infezione cronica della vescica, il trattamento del colon irritabile e il morbo di Crohn;
  • problemi respiratori; asma, sinusite, tracheite e affezioni respiratorie;
  • per gli squilibri del sistema ormonale femminile: cisti ovariche, dolori mestruali, sindrome premestruale e nella menopausa, combattendo l’osteoporosi;

Olio di canapa nella dieta: quanti cucchiai prendere?

Introdotto quotidianamente nella propria dieta, l’olio di canapa può essere considerato a tutti gli effetti un “vaccino” nutrizionale. Tuttavia, non esiste una dose universale.

Per un individuo sano un cucchiaino da tè al giorno per tutto l’anno è più che sufficiente. Invece, per i soggetti affetti da qualche patologia, il consumo sale a un cucchiaio da tavola al giorno per tutto l’anno, fino a 3 cucchiai al giorno. Meglio ancora se assunto a digiuno.

Olio di canapa in cucina

Per condire insalate o da aggiungere al pinzimonio, sulla carne o sul tofu, per la pasta, riso o noodles che siano, l’olio di canapa è perfetto per condire qualsiasi piatto e dargli un tocco di salute in più. L’unica regola, per godere al massimo dei suoi benefici e non alterarne le proprietà organolettiche, è consumarlo rigorosamente a crudo.

Per chi, invece, non riesce o non vuole proprio abbandonare l’olio d’oliva, lo si può trattare come un vero e proprio integratore naturale e, stando alle dosi sopracitate, prendere l’olio di canapa direttamente dal cucchiaino. Se il sapore non è di nostro gradimento lo possiamo impiegare per:

  • condimento a crudo per verdure, insalate e non solo;
  • per un pinzimonio alternativo, magari aromatizzando lo stesso olio con erba aromatiche fresche come alloro o rosmarino;
  • per arricchire i frullati di frutta e verdura;
  • green smoothie all’olio di canapa;
  • dressing; una salsa cremosa per condire insalata, carne o pesce, che, diversamente dai soliti condimenti, si distingue per la sua densità, poiché a base di olio – di canapa nel nostro caso – yogurt, uovo e aceto;
  • pesto con olio di canapa.

Per i più temerari, quest’olio si sposa perfettamente con la panificazione. Ad esempio, per la preparazione di sfiziosissime focaccine ai semi e all’olio di canapa che doneranno un tocco di brio ai nostri aperitivi casalinghi. Gli ingredienti? Acqua, latte, olio extravergine d’oliva e olio di canapa, farina 0 e farina di canapa, semi di canapa e lievito di birra e sale. Leggere, saporite e croccanti.

Infine, è bene sottolineare che la farina di semi di canapa è un’eccellente alternativa per la preparazione di prodotti da forno come pane, pizza, torte salate o biscotti, senza dimenticare che ha un sapore spesso vicino alle nocciole ed è naturalmente priva di glutine, quindi adatta a tutti.

Oltre l’alimentazione: l’olio di canapa nella cosmesi

La bio cosmesi ha riscoperto l’olio di canapa, per via delle proprietà emollienti ed anti-invecchiamento, come ingrediente naturale da impiegare puro nella formulazione di cosmetici anti-age per la cura della pelle del viso, del corpo e dei capelli.

Adatto alla cute più sensibile, l’olio di canapa riequilibra e ripristina l’attività dell’epidermide e si può applicare direttamente sulla zona da trattare per rinfrescare la pelle secca, rugosa e screpolata, piuttosto che per ridurre pruriti e infiammazioni, o come impacco per i capelli prima dello shampoo.

Ecco alcuni suggerimenti sul come sfruttarlo al meglio e ravvivare la bellezza naturale della nostra pelle:

  • come emolliente sulle zone della pelle infiammata;
  • antirughe naturale per il viso;
  • per acne e dermatiti;
  • come olio da massaggio per il corpo;
  • per la pelle sensibile, per ammorbidire la pelle secca e guarire le screpolature;
  • impacco pere nutrire i capelli, da applicare quando sono umidi prima di lavarli;
  • come parte oleosa nella preparazione di creme per il viso e prodotti per il corpo;
  • per balsami labbra;
  • da spalmare sulla pelle post doccia;
  • come ingrediente da aggiungere a shampoo e bagnoschiuma;
  • per massaggiare il cuoio capelluto e stimolare la circolazione;
  • per maschere viso all’olio di canapa;

Un prodotto versatile che non si ferma agli svariati utilizzi appena elencati, ma da impiegare quando e come si vuole, dando sfogo alla propria creatività.

Come conservare correttamente l’olio di canapa

Pur essendo meno stabile dell’olio extravergine di oliva, l’alta suscettibilità all’irrancidimento dovuta alla ricchezza di acidi grassi polinsaturi viene in parte contrastata dall’elevata quantità di antiossidanti che caratterizzano questo prodotto.

Per godere a pieno del suo valore nutrizionale e prevenire i fenomeni di ossidazione, è fondamentale preferire prodotti qualitativamente alti estratti per spremitura a freddo e conservati in bottiglie di vetro scure, ben chiuse e conservate al riparo da fonti di luce e calore. Una volta aperto, l’olio di semi di canapa va riposto e conservato in frigorifero.

L’olio di canapa ha controindicazioni e possibili effetti collaterali?

No, non ha controindicazioni e si può assumere in totale serenità. Infatti, l’olio di canapa può coesistere con gli altri alimenti senza effetti collaterali, arricchire la dieta di una buona quota di grassi polinsaturi senza aumentare le calorie in gioco e i suoi benefici si possono valutare già in circa tre mesi di consumo costante.

L’importante, è rispettare un dosaggio moderato che non superi in media i due-tre cucchiai giornalieri.

Olio di canapa o di CBD: le differenze

L’unica cosa che accomuna l’olio di CBD e l’olio di canapa è che derivano entrambi dalla stessa pianta, ma attenzione a non confonderli. Scopriamoli con ordine.

L’olio di CBD è una fonte abbondante di cannabinoidi e viene estratto dalle foglie e dai fiori di canapa. Il cannabidiolo vanta enormi proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, analgesiche, energizzanti, neuroprotettive e interagisce con il sistema endocannabinoide, che, a sua volta, regola le principali funzioni dell’organismo, tra cui l’appetito, l’umore, il sonno, ed è composto da cannabinoidi endogeni, recettori CB1 e CB2 e enzimi.

Inoltre il CBD sta guadagnando progressivamente una fetta del mercato della cosmesi naturale, divenendo il principale ingrediente per creme, pomate, unguenti, piuttosto che shampoo e balsamo. Questo perché, legandosi ai recettori cannabinoidi che inondano la nostra pelle, il CBD si è dimostrate utile nel:

  • migliorare le condizioni della pelle;
  • regolarizzare l’eccessiva produzione di sebo;
  • normalizzare le quantità di collagene ed elastina.

L’olio di semi di canapa, invece, come dice il nome stesso, si produce impiegando esclusivamente i semi di canapa, è quindi privo di cannabinoidi ma, come abbiamo appena visto, ha un ricco profilo nutrizionale.

Olio di Canapa By J-Ax: Primo classificato al Concorso Nazionale “Premio Canapaè” come Miglior Olio di semi di canapa Italiano dal 2018Olio di canapa non filtrato, ottimo come condimento a crudo per insalate, riso freddo, bruschette o come integratore alimentare in quanto ricco di Ω3 e Ω6 nel giusto rapporti di 1 su 4 (proprietà benefiche per l’organismo).

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