Quando devo coltivare la cannabis? Ed è meglio partire da semi o talee?

Dopo aver deciso se coltivare indoor o outdoor, ed appreso, nel caso volessimo coltivare all’aperto, i tempi esatti da seguire, passiamo al vivo dell’azione. Possiamo iniziare a coltivare in due modi: facendo germinare dei semi o con delle talee prese da una pianta madre. I semi e cloni hanno entrambi i loro pro e contro, scopriamoli per una scelta più consapevole

Scegliere di coltivare cannabis all’aperto offre diversi vantaggi: in primis il costo nettamente inferiore rispetto ad una coltivazione indoor, poi le nostre piantine potranno godere della luce del sole, di acqua piovana, di una buona ventilazione e, grazie a spazi più grandi, potranno svilupparsi al massimo per chiome grandi e rese abbondanti.

Tuttavia, la coltivazione outdoor implica anche una serie di sfide. Le piante sono più vulnerabili ai parassiti e ai predatori più grandi, oltre a condizioni metereologiche avverse, come ondate di calore o gelate improvvise, che mettono a dura prova il raccolto finale.

Il tempismo è tutto e scelta questa metodologia dovremmo imparare a muoverci con le stagioni, il clima e a difenderci nel miglior modo possibile dalle avversità. Per fortuna l’Italia, sin da quando era la prima nazione per coltivazione di canapa a livello qualitativo e seconda solo alla Russia da un punto di vista quantitativo, offre da sempre climi e paesaggi ideali per questa coltura.

Calendario per la coltivazione outdoor nel Sud Europa

Con ben cinque differenti ambienti climatici, il clima nel nostro “vecchio” continente cambia da nord a sud, perché incontra diverse latitudini. Però, sia che tu viva in Europa settentrionale o meridionale, ogni territorio porta i suoi vantaggi e le sue insidie alla coltivazione della cannabis, quindi, è fondamentale imparare a sfruttare ciò che si ha e conoscere bene gli ostacoli a cui si va incontro. 

Ad esempio, le persone che coltivano con climi decisamente più freddi delle zone settentrionali non beneficeranno di certo del caldo e del sole delle regioni meridionali, però potrebbero non dover affrontare i parassiti e le muffe dei coltivatori mediterranei. Inoltre, alcune varietà sono naturalmente resistenti al freddo e preferiscono temperature medie più fresche. Detto ciò, i coltivatori di queste aree dovranno accontentarsi di una stagione di crescita complessivamente più breve.

Allo stesso modo, coloro che coltivano ganja outdoor nell’Europa meridionale potranno godere di luce solare diretta e calore in abbondanza, il che significa anche una germinazione precoce ed una raccolta tardiva. Tuttavia, con l’aumento della temperatura, molto probabilmente sarà necessaria una maggiore manutenzione per garantire che le piante siano ben curate e in grado di rendere al meglio delle loro potenzialità.

Oggi vi presentiamo il calendario da seguire, mese per mese, per coltivare cannabis efficacemente nei Paesi del Sud Europa, quindi: Spagna, Portogallo, Grecia e, ovviamente, la nostra cara Penisola italiana. Come anticipato, le regioni dell’Europa meridionale godono di luce e calore in abbondanza: l’ambiente perfetto per molte varietà di cannabis, che, sfruttando schematicamente la durata media delle ore diurne e le temperature medie che vi forniremo di seguito, potranno esplodere al massimo del loro potenziale genetico.

Gennaio

Durata media delle ore diurne: da 8 ore 59 minuti a 9 ore 52 minuti

Temperatura media del mese: da 5ºC a 11ºC.

Le ore di luce disponibili sono poche e il clima è ancora freddo per poter coltivare outdoor. Tuttavia, è un buon momento per godersi l’erba della stagione precedente e riflettere sulle genetiche che si vogliono piantare a breve.

Febbraio

Durata media delle ore diurne: da 9 ore e 54 minuti a 11 ore e 11 minuti

Temperatura media del mese: da 6ºC a 12ºC.

Indipendentemente dal luogo in cui si vuole coltivare, la preparazione è un passaggio estremamente importante da non sottovalutare. Ecco, febbraio è il mese perfetto per organizzarsi. Viste le temperature più calde che caratterizzano l’Europa meridionale, c’è una vasta gamma di semi tra cui possiamo scegliere, sia le varietà indica che le varietà a predominanza sativa con periodi di fioritura più lunghi. Dipende tutto dalle nostre preferenze. Non dimentichiamo la scelta del terreno e dei nutrienti che vogliamo utilizzare, ugualmente indispensabili anche per i climi più caldi. 

Marzo

Durata media delle ore diurne: da 11 ore e 14 minuti a 12 ore e 47 minuti

Temperatura media del mese: da 8ºC a 14ºC.

In gran parte delle città dell’Europa meridionale le giornate si allungano, il termometro sale e la primavera inizia a farsi sentire. È tempo di iniziare a far germinare i nostri semini, tenendo sempre a mente che le neo-piantine avranno bisogno di almeno 12 ore di luce giornaliere, quindi, se le giornate non sono abbastanza lunghe, è necessario metterle dentro per un’ora o più, sotto un’apposita lampada da coltivazione, così da evitare la fioritura prematura. Se si hanno piante madri invece toccherà iniziare a prepararle, poiché, come vedremo più avanti, alla fine del mese potremo procedere con le prime talee da portare direttamente all’aperto.

Aprile

Durata media delle ore diurne: da 12 ore 50 minuti a 14 ore 14 minuti

Temperatura media del mese: da 11ºC a 17ºC.

La luce artificiale non sarà più necessaria, viste le ore diurne e le temperature in netto aumento le nostre piantine di cannabis potranno godere di tutto il sole disponibile direttamente all’aperto. I semi germoglieranno e cresceranno velocemente una volta piantati in vaso o nelle aiuole. Tuttavia, chi vive in alcune zone montuose forse dovrà mettere le piante al coperto di notte, così che non si congelino.

Maggio

Durata media delle ore diurne: da 14 ore 17 minuti a 15 ore 21 minuti

Temperatura media del mese: da 14ºC a 21ºC.

Le temperature sono più alte e le giornate si allungano, così come le nostre piantine che, visto il clima ideale, si sviluppano notevolmente.

Giugno

Durata media delle ore diurne: da 15 ore 22 minuti a 15 ore 33 minuti

Temperatura media del mese: da 24ºC a 18ºC.

L’estate è ufficialmente iniziata, il sole cala più tardi e il clima è parecchio caldo. In questo preciso periodo dell’anno tutte le piante di marijuana, sia fotoperiodiche che autofiorenti, crescono esponenzialmente viste le alte temperature e la grande quantità di luce che ricevono. Infatti, il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno e le nostre piante potranno godere di luce in abbondanza, che si traduce in forte crescita. Aumenterà notevolmente l’altezza così come il numero e la dimensione delle foglie.

Attenzione però. I mesi che seguiranno saranno bollenti e le piantine che crescono in ambienti particolarmente caldi sono più suscettibili a parassiti, quindi, una manutenzione continua e una routine di controllo giornaliera saranno imprescindibili.

Luglio

Durata media delle ore diurne: da 15 ore 32 minuti a 14 ore 43 minuti

Temperatura media del mese: da 27ºC a 21ºC.

Fa molto caldo e si nota nelle piantine che si stanno sviluppando vigorosamente. Spuntano i primi pistilli, quei peletti che, dopo circa 6 settimane dalla germinazione, chiariscono definitivamente il sesso femminile della varietà che stiamo coltivando. Contrariamente, le piante maschio riveleranno delle sacche polliniche. Piccoli contenitori che sviluppano il materiale genetico necessario per fecondare i fiori femminili e produrre semi. Le piante maschio sono quindi molto importanti per le operazioni di breeding. Ma se gli incroci non sono il nostro obiettivo è necessario allontanare immediatamente le piante maschio individuate dalla coltivazione prima che il loro polline fecondi le piante femmine, che darebbero vita a cime meno potenti perché impiegherebbero gran parte delle loro energie per la produzione di semi.

Agosto

Durata media delle ore diurne: da 14 ore 41 minuti a 13 ore 20 minuti

Temperatura media del mese: da 27ºC a 21ºC.

Per le piante autofiorenti germinate a maggio sarà tempo di raccolta, tutt’altra storia per le fotoperiodiche, che sono ancora in fase di maturazione.

Settembre

Durata media delle ore diurne: da 13 ore e 17 minuti a 11 ore e 49 minuti

Temperatura media del mese: da 24ºC a 18ºC.

È settembre e può darsi che le piante femmine prettamente di indica siano pronte per il raccolto. Si può notare dai boccioli sempre più grandi che scintillano di tricomi, piccole ghiandole a forma di fungo addetti della produzione dei cosiddetti metaboliti secondari, ossia i nostri amati cannabinoidi e terpeni, responsabili degli effetti, degli aromi e dei sapori della cannabis.

Ottobre

Durata media delle ore diurne: da 11 ore 46 minuti a 10 ore 18 minuti

Temperatura media del mese: da 20ºC a 14ºC.

L’autunno è arrivato e le piante di cannabis sono finalmente mature. Le nostre femminizzate di sativa sono pronte per il raccolto a metà/fine di questo mese. Per tale motivo, in questo periodo caratterizzato da piogge improvvise e umidità a volte eccessiva, bisogna stare attenti alla comparsa di funghi che potrebbero rovinare il lavoro di un’intera stagione.

Una volta raccolto il nostro bottino, bisognerà procedere con l’essiccazione, la trimmatura e la concia. Tutti passaggi ugualmente importanti per un prodotto di qualità buono da consumare.

Novembre

Durata media delle ore diurne: da 10 ore 15 minuti a 9 ore 11 minuti

Temperatura media del mese: da 15ºC a 9ºC.

Dai tempi di fioritura particolarmente lunghi, c’è ancora qualche piantina di cannabis da poter raccogliere a inizio di questo mese. Fioriture lunghe che varrà la pena di aspettare, però, visto che la notte le temperature tendono a scendere, sarà meglio metterle a riparo.

Dicembre

Durata media delle ore diurne: da 9 ore 9 minuti a 8 ore 58 minuti

Temperatura media del mese: da 12ºC a 6ºC.

Fa troppo freddo per coltivare, è finalmente tempo di godersi la marijuana appena raccolta, al caldo, tra le quattro mura di casa, magari davanti a un camino e in buona compagnia. È tempo di riposarsi e di sognare le prossime coltivazioni.

Semi o talee: qual è il miglior modo di coltivare cannabis?

Dopo aver deciso se coltivare indoor o outdoor, ed appreso, nel caso volessimo coltivare all’aperto, i tempi esatti da seguire, passiamo al vivo dell’azione. Possiamo iniziare a coltivare in due modi: facendo germinare dei semi o con delle talee prese da una pianta madre. I semi e cloni hanno entrambi i loro pro e contro, scopriamoli per una scelta più consapevole.

I vantaggi e gli svantaggi di coltivare cannabis partendo dai semi

Gran parte dei coltivatori partono facendo germinare dei semi perché lo considerano un modo “puro” per coltivare la cannabis. Tra i migliori motivi di questa scelta ricordiamo:

  1. Sono facili da trovare: oggigiorno, sia dal growshop di fiducia che ancor di più su internet, possiamo trovare facilmente tutti i semi a cui siamo interessati, anche nei Paesi in cui la cannabis è illegale, in quanto, conservare le sementi per collezione è un comportamento consentito dalla legge; Chiedici maggiori informazione per i semi disponibili nel nostro shop.
  2. partire da zero ha i suoi vantaggi: oltre ad ottenere un prodotto probabilmente di qualità superiore, possiamo dar vita a nuove genetiche il cui DNA non è mai stato esposto a cattivi ambienti di coltivazione o a malattie che, come vedremo più avanti, è un presupposto che non vale per tutti i cloni;
  3. semi femminizzati per cime potenti: mentre i semi regolari possono dar vita a genetiche sia maschio che femmina, i semi femminizzati garantiscono piante femmine al 99%. Un vantaggio che ci farà risparmiare un’enorme quantità sia di tempo sia di energia spesa per sbarazzarsi delle piante maschio, utili ai breeder ma nocive per chi punta sulle qualità delle cime.

Elencati i vantaggi principali, partire dai semi può avere anche i suoi contro, tra cui:

  1. non germinano sempre: anche per i semi comprati dalle migliori seedbank che offrono tassi di germinazione elevatissimi c’è la possibilità che questi non vedano mai la luce. Motivo per cui, anche se prevediamo di coltivare una sola pianta, è sempre meglio munirsi di più semi;
  2. più tempo: i semi impiegano ovviamente più tempo per maturare e raggiungere il momento del raccolto. Diverse settimane di svantaggio rispetto alle talee che potrebbero sembrare poche, ma non così tanto vista la popolarità delle piante autofiorenti, note per la loro velocità naturale.

I pro e i contro di coltivare cannabis partendo dai cloni

I cloni sono talee prelevate da piante madri in fase vegetativa. Una volta ottenuti, si fanno radicare prima di trapiantarli nel terreno o in un substrato idroponico. Come ci spiega il nome, un clone è la copia genetica esatta della pianta madre, che viene preferito dai coltivatori per diversi motivi:

  1. I cloni presi da piante madri femmina danno vita a nuove femmine: essendo i cloni delle copie esatte, le talee prelevate da piante femmina produrranno inevitabilmente un’altra femmina. Una caratteristica che farà risparmiare tempo ai coltivatori, non preoccupati di individuare eventuali esemplari maschi;
  2. si risparmia tempo: come detto prima, non dobbiamo aspettare che il seme germini, basterà far radicare la talea e avremo una pianta già pronta per crescere;
  3. siamo sicuri di cosa aspettarci: le talee sono la copia genetica della madre, quindi avranno tutte le sue caratteristiche: dimensioni, gusto, produttività e tutti quei pregi che te ne hanno fatto innamorare. Invece, i semi saranno leggermente diversi dalle piante da cui provengono a causa di fattori genetici e ambientali.

Come ogni cosa, anche i cloni hanno i loro pregi e difetti, tra gli svantaggi ricordiamo:

  1. sono difficili da ottenere: se per i semi basterà visitare il sito della nostra seedbank preferita e procedere con l’ordine, i cloni sono difficili da trovare, in quanto andrebbero ricavati da una pianta vegetativa attiva. Inoltre, nella maggior parte dei Paese sono illegali prima ancora di finire in tuo possesso, rendendo la spedizione abbastanza rischiosa; Chiedici maggiori informazione per avere la tua tua talea direttamente a casa tua!
  2. i cloni prendono anche i difetti delle madri: assieme ai pregi, le piante madri trasmettono ai cloni anche tutte le caratteristiche negative, come un problema genetico o un difetto nascosto di cui spesso non siamo a conoscenza, che però potrebbe arrecare danni alla nostra coltivazione.
    Per questo i clooni di Legal Weed nascono da piante madri nate da anni di ricerca e sviluppo.