Il Prince George Airport, in British Columbia (Canada), potrebbe diventare il primo aeroporto al mondo dove è possibile trovare una rivendita di cannabis. Ecco qual è la situazione nel Paese e tutti i dettagli sul nuovo negozio dedicato ai viaggiatori.
La cannabis in Canada
La cannabis in Canada è legale per uso medico dal luglio 2013 e per uso ricreativo dal 30 ottobre 2018, dopo l’entrata in vigore del Cannabis Act firmato in Parlamento il 19 giugno dello stesso anno. Secondo la normativa attualmente in vigore, tutti i maggiorenni possono portare con sé fino a 30 grammi di cannabis e ogni famiglia può coltivare fino a quattro piante di cannabis nate da semi o sviluppate a partire da piantine acquistate con licenza.
Provincia che vai, regole che trovi: il caso del British Columbia
Sebbene la regolamentazione si applichi a tutti i territori canadesi, le singole province possono emanare restrizioni o nuovi regolamenti in materia di vendita, distribuzione e uso della cannabis. È il caso del Quebec, per esempio, che non consente la coltivazione domestica, o del Manitoba, che, invece, la consente solo previa licenza medica.
Oltre a questo, ogni provincia e ogni territorio può stabilire le proprie procedure in merito alla vendita e all’acquisto al dettaglio, come nel caso del British Columbia, che ha alzato l’età dell’acquisto e del consumo legale dai 18 ai 19 anni per allinearla a quella del consumo di alcolici. Qui, inoltre, è vietato fumare o svapare in luoghi pubblici al coperto, a eccezione delle aree designate; nei parchi provinciali; vicino alle scuole; nei veicoli; sulle barche; vicino alle fermate degli autobus e nel raggio di sei metri da qualsiasi porta, finestra o presa d’aria.
Per quanto riguarda i rivenditori, invece, per poter aprire un nuovo negozio è necessario richiedere la licenza e il consenso municipale. A oggi, in Columbia Britannica, si contano oltre 100 rivenditori autorizzati e a questi potrebbe presto aggiungersi il nuovo shop dell’aeroporto di Prince George.
Cannabis in aeroporto: il primo negozio a Prince George
L’aeroporto canadese di Prince George, infatti, nel 2020 ha ricevuto una proposta commerciale da Copilot, un nuovo marchio di vendita al dettaglio che ha come obiettivo offrire un’esperienza di acquisto di cannabis conveniente, accessibile e dedicata in particolare a tutti i viaggiatori che soffrono di ansia o paura legate al viaggio, così da rendere il volo meno stressante. Se l’accordo dovesse andare a buon fine, quello di Prince George sarebbe il primo aeroporto del mondo con un negozio di cannabis autorizzato.
Per dare il via al progetto, il consiglio comunale ha dovuto esaminare la richiesta fatta dall’azienda, che a sua volta ha dovuto soddisfare i requisiti di regolamentazione imposti dalla provincia e da Transport Canada. Secondo le ultime notizie diffuse e le informazioni condivise sul sito Copilot, l’accordo dovrebbe essere andato a buon fine, ma si è ancora in attesa di una conferma ufficiale. Con una licenza in mano, il negozio dovrebbe aprire le sue porte nell’estate 2022.
“Ottenere una licenza commerciale è uno degli ultimi passi da compiere prima di poter aprire lo shop in aeroporto. In quel caso, i loro prodotti e servizi sarebbero conformi a tutte le leggi federali e provinciali e il negozio funzionerebbe proprio come gli altri negozi al dettaglio di cannabis a Prince George”, ha spiegato Gordon Duke, CEO dell’aeroporto della cittadina canadese. “Copilot ci ha contattato nel 2020 con una domanda per richiedere uno spazio in affitto nel nostro aeroporto. Avevano un solido piano aziendale che soddisfaceva le nostre aspettative per i nuovi partner commerciali e quindi accogliamo con piacere l’opportunità di lavorare con loro per espandere i servizi disponibili per i nostri passeggeri”.
A loro volta, i co-fondatori di Copilot Reed Horton e Owen Ritz hanno definito l’aeroporto “il luogo perfetto” per lanciare la loro prima vetrina e realizzare la loro missione, ossia “rendere il viaggio un’esperienza meno stressante e più piacevole” per i loro clienti. “L’aeroporto Prince George è abbastanza grande da mostrare il nostro concetto di vendita al dettaglio innovativo, ma abbastanza piccolo da costruire uno stretto rapporto con i nostri clienti e la comunità”, hanno affermato i due co-fondatori dell’azienda.