Una antiproibizionista alle politiche antidroga: chi è Fabiana Dadone, la nuova responsabile alle Politiche giovanili

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Dal 13 febbraio 2021 Fabiana Dadone è la responsabile alle Politiche giovanili con delega all’antidroga e il ministero da allora è guidato da una antiproibizionista che in passato si è espressa più volte a favore della legalizzazione della cannabis. Ecco chi è la ministra che potrebbe cambiare le cose. 

Chi è Fabiana Dadone

Nata nel 1984 a Cuneo e laureata in Giurisprudenza all’Università di Torino, Fabiana Dadone è da sempre attiva a livello sociale, dal volontariato alla politica, e supporta fin dai suoi albori il Movimento 5 Stelle nella sua provincia, prima come attivista e poi come Deputata della Repubblica Italiana, quando, nel 2013, viene eletta in Parlamento.

Nello stesso anno diventa capogruppo della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) fino a far parte della Commissione Parlamentare Antimafia, per la quale diventerà Presidente del comitato sul traffico di esseri umani. A questo si aggiunge nel febbraio 2015 la nomina a capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, ruolo che manterrà fino all’11 maggio dello stesso anno. 

I ruoli come Ministra 

Il 4 settembre 2019 Fabiana Dadone viene nominata Ministra per la Pubblica Amministrazione dal Presidente del Consiglio Incaricato Giuseppe Conte, prestando giuramento il giorno seguente. 

Da sempre una forte sostenitrice della “sburocratizzazione del Paese”, in questo ruolo si è distinta per aver imposto per direttiva ministeriale il lavoro da casa durante l’emergenza COVID-19, per l’accordo tra il Dipartimento della funzione pubblica e l’Accademia della Crusca per semplificare il linguaggio amministrativo e per la spinta verso a digitalizzazione della pubblica amministrazione. 

Nel febbraio 2021, con l’avvio del Governo Draghi, Fabiana Dadone giura infine come Ministra per le politiche giovanili con delega alle Politiche antidroga, aprendo le porte a una possibile svolta sul tema a livello nazionale. 

Fabiana Dadone antiproibizionista: la presa di posizione nei confronti della cannabis

Fabiana Dadone si dichiara favorevole alla legalizzazione della cannabis, una presa di posizione riportata recentemente anche in un’intervista pubblicata su Repubblica e che sottolinea la necessità di un cambio di rotta in ottica soprattutto terapeutica. “Qui non si tratta di essere favorevoli o contrari, ma di non aver paura di affrontare un dibattito a partire da una priorità: la sofferenza di chi non riesce ad avere le dosi di cannabis terapeutica di cui ha bisogno”, afferma la Ministra nell’intervista. Cruciale, in quest’ottica, la recente vicenda giudiziaria che ha coinvolto Walter De Benedetto, conclusasi con l’assoluzione, e che, anche attraverso la proposta di legge Magi, ha portato il Parlamento a discutere una legge per legalizzare l’autoproduzione di cannabis per uso terapeutico; la proposta Magi vede anche la Ministra Dadone tra i firmatari.

“Continuo a essere fermamente convinta della proposta di legge per la legalizzazione che firmai. Ma non è una questione governativa: questo governo è nato attorno al Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr), poi sono state semplicemente affidate delle deleghe. La sede opportuna per discuterne è il Parlamento”, spiega Fabiana Dadone a Repubblica. “Bisogna andare anzitutto incontro alle esigenze dei malati. Non si può rimanere in silenzio o fingere che il problema non esista”.

La Ministra Dadone alle Politiche antidroga

Ora l’obiettivo di Fabiana Dadone è provare “ad allargare l’orizzonte”. “Questo dipartimento si è occupato sempre di tossicodipendenza. Secondo me oggi ha senso affrontare in maniera congiunta non più solo le droghe, ma anche la dipendenza dall’alcol, la ludopatia, il gioco d’azzardo”.

Un aspetto fondamentale, questo, se si considera che dal Monitoraggio 2020 dell’Istituto Superiore di Sanità è emerso che in Europa ogni giorno muoiono 800 persone per cause attribuibili alla dipendenza da alcol; in Italia il numero si aggira intorno alle 48 persone al giorno, oltre 17.000 ogni anno. 

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