Autoproduzione di cannabis per uso personale: in Parlamento si discutono le proposte di legge e le realtà in prima linea nella lotta a favore della legalizzazione avanzano le loro proposte in vista di ulteriori sviluppi. Ecco qual è la situazione attuale nel nostro Paese.
L’appello di Meglio Legale alla Commissione Giustizia
Risale a marzo 2021 l’appello alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati lanciato da Meglio Legale, campagna per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso delle altre sostanze. Uno lo scopo principale: chiedere che il tema dell’autoproduzione di cannabis per uso personale venisse tenuto in considerazione in vista delle proposte di legge relative alla modifica dell’articolo 73 del Testo unico stupefacenti.
L’appello, condiviso anche sul sito iocoltivo.eu, si è inserito in uno scenario bipolare che vede da una parte la proposta del deputato Riccardo Magi, rappresentante di +Europa, che propone l’introduzione di pene ridotte e la decriminalizzazione della coltivazione domestica, e dall’altra quella del deputato della Lega Riccardo Molinari, che invece spinge nella direzione opposta.
La proposta Magi
La proposta di Magi, come ricordato da Meglio Legale, sarebbe in linea con la sentenza della Cassazione del 2019 secondo la quale non costituirebbe reato la coltivazione domestica di cannabis sotto certe condizioni.
Numerosi gli aspetti positivi che ne deriverebbero, come il consentire a chi consuma di non rivolgersi alla criminalità organizzata, togliendo un’importante fetta di mercato alle mafie, o l’alleggerimento del peso sul sistema giudiziario italiano, che contribuirebbe, tra le altre cose, a svuotare le carceri. Un cambio di rotta, questo, che secondo le recenti stime porterebbe oltre 10 miliardi di euro alle casse dello Stato.
A questi si aggiungerebbe il diritto, per chi ne fa uso terapeutico, di potersi curare senza incorrere in alcuna problematica di tipo legale come è recentemente accaduto a Walter De Benedetto, paziente affetto da artrite reumatoide che, dopo aver chiesto per anni un aumento delle dosi prescritte, ha deciso di coltivare cannabis in casa. Attualmente De Benedetto è sotto processo e la prossima udienza è fissata per il 27 aprile 2021.
I partiti e le figure a favore della legge sull’autoproduzione della cannabis
Dieci giorni dopo l’appello, il 25 marzo, Meglio Legale ha organizzato una conferenza stampa a Montecitorio nella quale sono intervenuti i rappresentati di 5 partiti a favore della legge sull’autoproduzione della cannabis: Walter Verini per il Partito Democratico, Eugenio Saitta per il Movimento 5 Stelle, Catello Vitiello per Italia Viva, Riccardo Magi per +Europa/Radicali e Andrea Cecconi per Eco. Questi partiti, insieme, avrebbero la maggioranza in Commissione Giustizia per approvare la proposta di legge. A loro si sono aggiunti inoltre Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, e Jasmine Cristallo, referente del movimento Sardine.
Presente anche l’Onorevole Giuditta Pini, rappresentante del PD, che in passato ha sostenuto più volte i temi legati alla regolamentazione degli stupefacenti. Assente, invece, il presidente della Commissione Giustizia Mario Pierantoni, che però aveva già sottoscritto l’appello e, per dimostrare la sua vicinanza al tema, ha fatto recapitare un messaggio ben chiaro: “Non si può continuare a restare sordi e ingabbiati in retaggi culturali lontani dalla realtà. Come loro rappresentanti, abbiamo il dovere di dare una risposta alle richieste troppo a lungo inascoltate dei cittadini, superando pregiudizi e dogmatismi di sorta”.
La proposta di legge Licatini
La vera accelerata, però, è arrivata a metà aprile con l’inserimento nel calendario della Commissione Giustizia del dibattito generale sulla liberalizzazione dell’autocoltivazione e con un’ulteriore proposta di legge presentata dalla Deputata del Movimento 5 Stelle Caterina Licatini, che punta ad allineare la legislazione attuale alle recenti sentenze della Corte di Cassazione.
Il dibattito è previsto per la settimana del 21 aprile. Principale scopo della seduta l’affidamento dell’incarico di relatore o relatrice, così da creare una figura di riferimento a livello legislativo.
I prossimi passi verso la legalizzazione dell’autoproduzione per uso personale
Secondo Meglio Legale, i prossimi passi da compiere verso l’approvazione di una legge relativa all’autoproduzione saranno tre: l’adozione e l’approvazione di un testo base da parte della Commissione Giustizia; la creazione di un dibattito con votazione degli emendamenti in Commissione; un dibattito con votazione in aula alla Camera dei Deputati e l’invio del testo approvato in Senato. Si attendono nuovi sviluppi.
Per firmare l’appello per la legalizzazione dell’autoproduzione di cannabis collegarsi al sito www.iocoltivo.eu.