Coltivare cannabis in casa: violazione della legge e sanzioni amministrative

Coltivare cannabis in casa

Coltivare cannabis in casa è illegale in Italia. Nonostante la famosa sentenza del 19 dicembre della Corte di Cassazione, abbia depenalizzato la coltivazione di piccole quantità di marijuana light tra le mura domestiche, rimane pur sempre un illecito farlo. Un illecito amministrativo per l’esattezza. Infrazioni amministrative che possono condurre a dover pagare diverse sanzioni pecuniarie, anche piuttosto cospicue.

Sottile è il confine tra legalità e illegalità e infrangere il Testo Unico sugli Stupefacenti è veramente questione di un attimo. É importante partire dal presupposto, che nonostante la sentenza semi favorevole della Corte di Cassazione dell’anno scorso, coltivare cannabis in casa, rimane un reato. Per questo motivo lo sconsigliamo vivamente. Meglio rivolgere gli acquisti a prodotti certificati e autorizzati che rispettano i limiti imposti dalla legge italiana.

Coltivare cannabis in casa: sentenza del 19/12 della Corte di Cassazione

Con la sentenza del 19/12 della Corte di Cassazione è stata depenalizzata la coltivazione di piccole quantità di cannabis light tra le mura domestiche. La sentenza faceva riferimento, per l’esattezza, a due diverse piante di canapa. La prima contava circa 20 rami, mentre la seconda 18.

La depenalizzazione però non significa che coltivare cannabis in casa non sia più un reato. Rimane infatti il reato amministrativo. Illecito che porta a dover pagare multe (anche piuttosto salate) e la possibilità (se stabilito dal giudice) di dover sottoporsi ad un programma terapeutico e socio-riabilitativo presso il Ser.D (Servizio dipendenze) della propria zona.

Legge n°242/2016

Con questa legge è stata regolamentate e legalizzata la possibilità di coltivare cannabis light senza aver paura di incorrere in sanzioni e/o illeciti di qualunque natura. Ma ci sono delle specifiche  da rispettare e obiettivi e finalità precise, che non giustificano la coltivazione in casa di cannabis light.

Per l’esattezza la legge non parla di coltivazione casalinga, ma solo di colture in grado di ridurre i problemi legati a:

  1. Impatto ambientale in agricoltura
  2. Consumo dei suoli
  3. Desertificazione
  4. Perdita della biodiversità

La norma stabilisce che è possibile coltivare canapa sativa depotenziata come coltura rotativa, o per sostituire le colture in eccedenza. Alla luce di quanto detto, queste finalità, come anche il florovivaismo, la produzione di cosmesi, alimenti e materie prime destinate all’industria, non possono giustificare una coltivazione casalinga.

Coltivare cannabis in casa: i paesi dove è possibile farlo

Alcuni paesi in Europa e nel mondo consentono la coltivazione casalinga della cannabis sativa legale. Prevedono la coltivazione, ma anche alcune specifiche restrizioni.
I paesi dove è possibile la coltivazione in casa sono:

  • Spagna
  • Svizzera
  • Austria
  • Repubblica Ceca

Coltivare cannabis in casa

In Spagna, come in Italia, la normativa sul mondo della cannabis non è molto chiara. Nonostante questo la legislazione spagnola tollera la coltivazione casalinga per uso personale, in casa e lontano da scuole, ospedali, luoghi pubblici a contatto con anziani e bambini. Rimane illegale la vendita di marijuana psicotropa. Una situazione altalenante che cambia di città in città. A Madrid, ad esempio, è tollerata la coltivazione in casa di massimo due piante, mentre a Barcellona è proibita.

La Svizzera consente la coltivazione casalinga solo di cannabis light depotenziata con un contenuto di THC inferiore al 1%.

In Austria è ancora più complicato. É consentita la coltivazione di una pianta di canapa, ma è proibita la separazione dei fiori dalla pianta stessa (a meno che non venga fatto a fini terapeutici).

La Repubblica Ceca rimane quella più permissiva. É infatti possibile coltivare fino ad un massimo di cinque piante in casa, tra l’altro destinate a qualsiasi uso. É altresì consentito coltivare marijuana terapeutica, con regolare registrazione dell’attività.

Molto spesso comunque le leggi in materia di coltivazione ed utilizzo di cannabis light, anche tra le mura di casa, sono piuttosto imprecise e/o lacunose. Cambiano di paese in paese e seguono iter completamente diversi. É quindi sempre meglio informarsi prima.

Conclusioni

In Italia coltivare cannabis in casa rimane illegale. Si commette illecito amministrativo e si può essere soggetti a sanzioni pecuniarie, ammende e persino ad un eventuale programma di riabilitazione (è il giudice a stabilirlo). Di conseguenza è meglio affidare gli acquisti a shop (fisici ed online) autorizzati e certificati, che possano offrire prodotti che rispettino fedelmente quanto stabilito dalla legge italiana.

 

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