Mike Tyson ha lanciato il suo personale brand di cannabis: Tyson 2.0

Mike Tyson

Mike Tyson ha lanciato il suo personale brand di cannabis: si chiama Tyson 2.0 ed è un’evoluzione del primo brand lanciato sul mercato dall’ex pugile statunitense nel 2018. Ecco tutti i dettagli. 

Mike Tyson e il cannabusiness americano

Mike Tyson non è nuovo al mondo della cannabis ed è solo una delle tante star statunitensi a essere entrate a far parte del cannabusiness negli ultimi anni. Già nel 2018, infatti, il lottatore americano si era unito al business a cinque punte dando vita in California al Tyson Ranch, un ranch di 40 acri dedicato alla coltivazione di cannabis destinata alla produzione di Iron Mike, il primo marchio di prodotti dedicati alla cannabis creato da Tyson e che è stato ribattezzato in onore delle numerose vittorie sul ring. Iron Mike è infatti uno dei tanti soprannomi affibbiati al pugile durante la sua carriera sportiva; tra gli altri “The Baddest Man on the Planet”, “Kid Dynamite” e “King Kong”.

A questi progetti, nel 2019, si è aggiunto inoltre Hotboxin’ with Mike Tyson, un podcast — che oggi vanta oltre 40 milioni di ascolti — in cui egli stesso intervista atleti, celebrità e comici mentre fuma i suoi prodotti preferiti. 

La Tyson 2.0, la nuova società per cui Tyson coprirà il ruolo di chief brand officer, vuole rappresentare un passo avanti rispetto a Iron Mike e vuole offrire una gamma più ampia di prodotti, dalle infiorescenze ai concentrati, dagli edibili alle bevande. Per portare i prodotti sul mercato, Tyson 2.0 sta collaborando con Columbia Care Inc., uno dei maggiori coltivatori, produttori e distributori di cannabis del Paese, che venderà la linea di prodotti utilizzando la sua rete di contatti e rivenditori. Finora, l’azienda ha raccolto 7 milioni di dollari in finanziamenti.

La nascita di Tyson 2.0

Ad accendere la miccia che ha portato al boom di questo nuovo brand è stato un incontro fortunato. 

L’ex pugile, infatti, attraverso Wesana Health, società biotecnologica fondata dall’ex tutore della NHL Daniel Carcillo — e per la quale ora Tyson copre il ruolo di consulente e investitore — e che sta ora lavorando allo sviluppo di un trattamento con psilocibina per lesioni cerebrali traumatiche, ha conosciuto Chad Bronstein, co-fondatore e presidente esecutivo dell’azienda, ma anche CEO e fondatore della società di tecnologia della cannabis Fyllo.

Bronstein, non estraneo alla costruzione di partnership e strategie di mercato e che per Tyson 2.0 coprirà il ruolo di presidente, ha visto il potenziale della creazione di una nuova azienda basata sull’amore di Tyson per la cannabis. “Ho conosciuto Mike come imprenditore e investitore ed era chiaro per me che il suo rapporto con la cannabis era una componente fondamentale della sua vita”, ha affermato Bronstein. 

Mike Tyson e il consumo di cannabis: “Non mi sono mai sentito così in salute in vita mia” 

Non solo business, infatti, perché il rapporto tra Mike Tyson e la cannabis non è segnato solamente da sforzi professionali, ma anche dall’influenza positiva che il consumo della pianta ha avuto nella vita privata dell’atleta

In occasione del lancio del nuovo brand, Tyson ha condiviso la sua esperienza diretta raccontando l’importante ruolo svolto dalla cannabis in particolare negli ultimi cinque anni della sua vita, durante i quali l’utilizzo lo ha aiutato a porre fine ad anni di abuso di altre sostanze più pericolose e a quelli che, un tempo, erano regolari scontri con la legge. 

“Non mi sono mai sentito così in salute in vita mia. La mia vita è cambiata”, ha affermato Tyson accreditando alla cannabis importanti miglioramenti al suo benessere mentale e fisico. “Ho perso più di 45 chili, sono tornato sul ring, a 55 anni. Tutto è cambiato: dal punto di vista degli affari, dal punto di vista della salute e dal punto di vista ideologico, per quanto riguarda la chiarezza del mio pensiero. Non sapevo di potermi sentire così bene a 55 anni”.

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