CBD NELLA MEDICINA VETERINARIA

canapa light

È dimostrato che l’uso del CBD e della canapa light può aiutare i nostri amici animali. Abbiamo riscontrato che, da alcuni anni, anche la medicina veterinaria si sta interessando alla cannabis. L’interesse è così alto che in futuro, il suo impiego potrebbe essere inserito nei protocolli.

L’attività terapeutica della canapa light può essere integrata nelle cure dei nostri amici cani, gatti, cavalli, etc…

Il CBD non ha alcun tipo di controindicazione, ma in qualche rarissimo caso, ha portato un po’ di sonnolenza in più nell’animale. La cannabis terapeutica, invece, se dosata correttamente non ha effetti collaterali, soprattutto se ha un basso dosaggio di THC.

È sempre bene farsi affiancare da un veterinario esperto per stabilire i dosaggi. é importante farsi consigliare quali prodotti in commercio è meglio acquistare, se possono contenere metalli pesanti ed avere quantità di CBD diversa da quella riportata nelle indicazioni.

MALATTIE E CANAPA LIGHT

Secondo alcuni articoli di riviste specializzate e di testimonianze di veterinari, l’uso della canapa light sarebbe particolarmente efficace nelle cure delle malattie dolorose

  1. artrite
  2. epilessia
  3. ansia
  4. osteoporosi
  5. malattie autoimmunitarie.

Ad oggi, purtroppo, non sono moltissimi i veterinari in Italia che somministrano la cannabis terapeutica ed il CBD agli animali.

IL PARERE DI UN VETERINARIO

Riportiamo quindi, come esempio, una intervista della dottoressa Serena Ribolzi, medico veterinario:

“Prodotti a base di CBD vengono attualmente utilizzati per patologie dolorose croniche a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. Non solo. Anche dopo un intervento di chirurgia ortopedica, questi composti possono essere adoperati per il controllo del dolore e per favorire la guarigione dell’osso. In oltre hanno manifestato efficacia nel dolore neuropatico (conseguenza di un danno al sistema nervoso centrale o periferico) e nel dolore oncologico. Possono essere utilizzati nelle manifestazioni comportamentali ansiose, nei soggetti con epilessia, e in corso di patologie infiammatorie.

Gli animali anziani e debilitati possono trarre giovamento dall’utilizzazione di prodotti a base di CBD e del fitocomplesso della pianta di canapa. Questi agiscono non solo come antidolorifico, ma stimolano l’appetito e hanno un effetto calmante e regolarizzano il ritmo cardiaco. Sono efficaci, inoltre, nelle forme senili di cherato-congiuntivite secca. Questo insieme di effetti benefici aiuta a migliorare il benessere generale e la qualità della vita degli esemplari anziani.”

… E inoltre aggiunge:

“Le proprietà antinfiammatorie si sono rivelate efficaci anche nei casi di stomatiti croniche e gatti con patologie infettive. L’effetto antinfiammatorio ha permesso una riduzione del dolore, il miglioramento della mucosa orale e quindi la possibilità per questi soggetti di tornare ad alimentarsi, migliorando il loro stato di salute.

È stato evidenziato che il CBD possiede proprietà anticonvulsionanti e può essere utilizzato in soggetti effetti da epilessia idiopatica. Questi pazienti sono costretti a prendere a vita farmaci che hanno nel tempo effetti collaterali che possono ridurre la qualità della vita. Con un attento monitoraggio è possibile utilizzare prodotti a base di CBD  per impostare uno specifico protocollo terapeutico che conduca a una iniziativa della dose minima efficace del farmaco antiepilettico, diminuendone in questo modo gli effetti collaterali.

Negli animali che sono pazienti oncologici l’approccio terapeutico, che spesso viene richiesto dal proprietario, è quello finalizzato a togliere il dolore e permette una qualità della vita dignitosa durante la progressione della patologia. L’olio al CBD è in grado di agire sul dolore neuropatico per la compressione di tessuti circostanti che masse in espansione possono causare e sulla modulazione della risposta infiammatoria scatenata dalle cellule tumorali.

Inoltre la pianta, agisce stimolando l’appetito e aiutando anche i proprietari. In questi pazienti a quattro zampe si rende spesso necessaria la prescrizione galenica di un reparto farmaceutico che, oltre al CBD, contenga THC la molecola con maggior azione di modulazione del dolore”.

Un articolo a cura di: https://cannabislight.guru/uncategorized/lolio-di-cbd-in-ambito-veterinario

La normativa che permette al Veterinario la prescrizione di cannabis terapeutica è l’art. 10, c. 1 del Dlgs 193/2006, ossia la cosiddetta cascata prescrittiva.

Indice