CHARAS MADE HOME

Charas

CHARAS: HASHIS TRADIZIONALE INDIANO

La charas è un hashish tradizionalmente prodotto in india con lo strofinare dei palmi delle mani. Il charas è fatto con cime fresche di marijuana non ancora mature, raccolte da piante che crescono naturalmente nelle regioni himalayane dell’India.

In India, l’hashish è tradizionalmente usato dalle popolazioni locali da migliaia di anni. Ancora oggi è ampiamente usato per scopi principalmente religiosi e terapeutici e, fino agli ’80, si poteva trovare facilmente in alcuni piccoli negozi delle città turistiche. Per le strade si può ancora trovare marijuana nella sua forma grezza, mentre alcuni bar vendono bevande a base di cannabis chiamate Bhang. Tuttavia fino a pochi anni fa, la marijuana faceva parte della vita quotidiana degli indiani. La charas veniva maggiormente usata dai gruppi religiosi indù durane i riti religiosi, giocando un ruolo importante nella loro cultura. Per gli “Shivas”, ovvero i credenti del Dio supremo Shiva, la charas rimane ancora oggi uno degli aspetti più distintivi di questa divinità.

IL BHANG

Dopo il bando dell’hashish in India, le coltivazioni di cannabis si sono spostate nelle zone più rurali del paese, in aree impervie della montagna, lontano da strade, difficili da raggiungere, soprattutto dalla polizia. Tuttavia, sebbene rimanga una sostanza illegale, nelle città più turistiche si può ancora trovare. Il bhang continua invece ad essere venduto sul territorio, come una normale bevanda a base di cannabis. Il bhang, a differenza della charas, non deve essere fumato, ma bevuto. C’è un elemento in comune tra i due, sono entrambe derivati della cannabis, così come le sue infiorescenze, vengono consumati e prodotti nella forma esiccata.

COME FARE UNA BUONA CHARAS

Il processo di produzione della charas è facile, ma estremamente “imbrattevole”. Dopo aver impastato qualche grammo di charas avrete le mani così appiccicose da dover insistere per poter staccare tutti i residui di resina.

ARMATEVI DI PAZIENZA E PASSIONE E INIIAMO A FARE LA CHARAS

Quando mancano 2 o 3 settimane dal giorni di raccolta, tagliate una buona manciata di cime delle vostre piante di cannabis. Le infiorescenze, non ancora mature, sono più facili da lavorare  e contengono concentrazioni di THC più elevate. Non vuol dire che se faceste della charas con delle cime mature non verrebbe buona, ma il processo di strofinamento potrebbe richiedere più ore di lavoro.

Eliminate le foglie in eccesso sulle giovani cime, ma lasciate intanto il ramo che lo sostiene, o almeno parte di esso. Lavatevi accuratamente le mani ad iniziate a strofinare tra i palmi le cime fresche di marijuana. Assicuratevi di non esercitare troppa pressione e cercate di mantenere un movimento costante e lento. Il principio è quello di strofinare continuamente le cime tra i palmi delle mani evitando di schiacciarle con troppa forza. Man mano che le infiorescenze rilasciano la loro resina sulla superficie delle vostre mani, iniziate ad accelerare lo sfregamento.

Quando le mani saranno sufficientemente appiccicose, e probabilmente nere, passate il pollice sul palmo delle mani raccogliendo tutto il residuo superficiale più appiccicoso ed impastatelo fino ad ottenere una pallina. Questa deve essere usata per recuperare tutti i residui di resina rimasti nelle mani. Continuate a raschiare le mani fino a quando non avrete raccolto tutta la resina e lasciate quindi asciugare.

Per ottenere migliori risultati, accompagnate con movimenti lenti durante la fase di strofinamento. La migliore charas è prodotta con molta calma e buona dose di pazienza. Più veloci saranno i movimenti delle mani, più sono gli oli che verranno persi. Bisogna, quindi, non avere fretta. 8/9 grammi di charas fatta a mano richiedono una giornata intera di lavoro, ma la qualità finale sarà eccezionale.

UNA VARIANTE PER PRODURRE LA CHARAS

I coltivatori domestici che non hanno la possibilità di usare tutto il loro raccolto alla produzione della charas, possono strofinare i palmi sulle cime di alcune piante non ancora pronte per essere tagliate. In questo modo, i fiori avranno la possibilità di proseguire la loro fase di sviluppo fino a completare la maturazione, per poi essere regolarmente essiccati e conciati.

In questo modo i rami delle piante non sono tagliati e le mani sono strofinate sulle piante ancora in fase di sviluppo. Se farete attenzione e non eserciterete troppa pressione, potrete estrarre un buon quantitativo di resina senza danneggiare le infiorescenze. Ripetete il processo su tutte le cime delle vostre piante, facendo particolare attenzione alla infiorescenze più basse, da cui probabilmente riuscirete ad estrarre pochi tricomi. Una volta accumulata sufficiente resina sulle mani, potete seguire il metodo che vi abbiamo precedentemente descritto per raccoglierla, sotto forma di pallina o salamino, lasciandola successivamente asciugare.

Inoltre, quando procedete al taglio delle cime ormai mature, potete approfittare dei residui accumulatisi sulle forbici per produrre nuovamente charas. Infatti, durante il processo di pulizia delle cime, quando si ripuliscono le foglioline intorno ai calici, sulle forbici si accumula una buona quantità di resina. Per arricchire i sapori potreste aggiungere anche piccoli frammenti vegetali delle cime appena tagliate. In questo modo, man mano che la charas si asciugherà, anche i piccoli frammenti di fiori inizieranno il loro processo di concia, apportando ancora sapori e cambiando l’intensità dell’aroma dell’hashish.

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