Chi si affaccia per la prima volta al mondo della marijuana light, deve fare attenzione a quello che compra. Mai fidarsi sempre e solo delle etichette. Quello che conta veramente è l’infiorescenza stessa a parlare di se e della sua qualità. La cannabis sativa legale ha delle proprietà specifiche (tattili, olfattive, visive) che la distinguono da tutto il resto. Saperle individuare e riconoscere al primo sguardo può rivelarsi molto utile per comprare sempre e solo marijuana legale di primissima qualità.
Cannabis sativa legale: che cos’è
Partiamo prima di tutto dalla sua definizione. Di origine molto antica, la cannabis sativa è una pianta conosciuta sin dall’antichità per le sue molteplici proprietà benefiche.Conosciuta anche come “canapa utile”, nel corso del tempo è stata impiega nell’industria tessile ed alimentare.
Ad oggi se ne conoscono tre diverse varietà:
- sativa
- indicavano
- ruderalis
Ognuna di esse ha caratteristiche, dimensioni e proprietà che differiscono leggermente le une dalle altre. In particolare la cannabis sativa è ricca di infiorescenze dall’alto contenuto di CBD. Studi e ricerche hanno permesso di creare delle varietà dall’alto contenuto di CBD e depotenziate in THC. In generale la pianta di cannabis contiene comunque oltre 80 diverse elementi chimici, ognuno dei quali ha delle peculiarità specifiche.
Come riconoscere la cannabis sativa legale di qualità
Ci sono varie proprietà da considerare per capire se siamo di fronte ad un prodotto di alta o bassa qualità:
- aroma
- colore
- tricomi
- pistilli
- struttura del fiore
- consistenza al tatto
Aroma
Primo tra i fattori da valutare. La cannabis sativa legale sprigiona un’aroma molto intenso e potente. L’aroma intenso dipende dal contenuto di Terpeni. I terpeni sono composti organici dai quali dipende l’odore e l’aroma delle piante.
In matura esistono moltissime varietà di terpeni. I terpeni stessi appartengono ad una vasta classe di sostanze chimiche aromatiche presenti in diverse piante, alimenti ed oli essenziali. Nella canapa sativa legale i terpeni si trovano all’interno dei tricomi. I tricomi sono dei minuscoli cristallini a forma di fungo, che ricoprono le foglie e i fiori.
Dai terpeni dipende l’odore della pianta e in natura ne esistono tantissimi. Ricordiamo ad esempio:
- Mircene – il più importante tra quelli presenti nella specie della cannabis sativa legale. Si trova anche nella salvia, nel luppolo e nel cumino.
- Limonene – uno dei più comuni ed apprezzati dal profumo intensamente agrumato
- β-Cariofillene – aroma speziato e pepato
- Linalolo – aroma floreale e pungente
Maggiore l’esposizione all’aria delle infiorescenze, maggiore sarà la perdita di intensità dell’aroma. L’aroma pungente della cannabis sativa legale è segno di qualità (dolciastro, acidulo, agrumato, fruttato, floreale, ecc…). Da evitare invece le infiorescenze che sanno di fieno, o che in generale non hanno un buon aroma.
Colore
Altro fattore identificativo la qualità dell’acquisto. I fiori di qualità hanno tonalità tendenti al verde, dal chiaro allo scuro. Un colore acceso ed intenso, è sinonimo di alta qualità. Al TOP troviamo anche le combinazioni di verde e viola.
Tricomi
La cannabis sativa legale è una pianta ricoperta di tricomi. All’aspetto si presentano come dei piccolissimi cristallini bianchi semi trasparenti, che ricoprono fiori e foglie.
La qualità migliore si trova nelle infiorescenze lavorate a mano. Quando infatti sono lavorate con i macchinari, questi tendono a distruggere i tricomi.
Sono i tricomi contengono il famoso CBD, dai molteplici effetti benefici. Dai tricomi inoltre dipende la potenza e le proprietà dei fiori. Sempre i tricomi producono la resina e sono responsabili della produzione degli oli essenziali e dei terpeni. Quindi, più tricomi ci sono, migliore è la qualità della cannabis sativa legale.
Pistilli
I pistilli colorati di una pianta di cannabis light, ne identificano la qualità superiore. Quando il pistillo giunge a maturazione, assume intense colorazioni che vanno dall’arancione, al marrone, dal rosso, rosa e viola. I pistilli hanno l’aspetto di molteplici peletti la cui quantità non condiziona la potenza del fiore, ma semplicemente ne identifica la qualità.
Struttura del fiore
Le infiorescenze di cannabis sativa legale devono risultare belle da vedere, compatte e ben definite. La struttura deve quindi essere chiusa e non aperta. Non si deve vedere lo stelo per dirsi di qualità. La presenza di semi, rametti e foglie sono sinonimo di scarsissima qualità.
Consistenza al tatto
Le infiorescenze migliori sono quelle che non devono risultare né troppo umide, né troppo secche al tatto. Se troppo secche tendono a sbriciolarsi e a ridursi in polvere. Se troppo umide potrebbero formarsi delle muffe (che sono facilmente riconoscibili ad occhio nudo).
Un fiore di ottima qualità è quello che toccandolo risulta compatto e resinoso (vale a dire che è carico di cannabinoidi come il CBD), ma conserva ancora una croccantezza distintiva.