La cannabis terapeutica può migliorare la qualità della vita dei pazienti. A confermarlo anche la storia di Jacopo, bambino di 8 anni affetto da epilessia che dopo l’inefficacia delle sole cure tradizionali ha trovato sollievo grazie alla cannabis.
La storia di Jacopo
Jacopo ha 8 anni e soffre di crisi epilettiche, crisi che non rispondono ai farmaci tradizionali e che rendono necessario il ricorso ad altri tipi di terapie. Alla luce delle già riconosciute proprietà benefiche della cannabis dal punto di vista neurologico e, in particolare, contro questa malattia del sistema nervoso centrale, Jacopo ha iniziato, su stretta sorveglianza medica, una terapia proprio a base di cannabis e la sua vita è cambiata.
A raccontare la storia di Jacopo è Felice Spaccavento, anestesista-rianimatore a capo dell’Unità di cure palliative dell’Asl Bari che lo scorso 13 luglio l’ha diffusa attraverso un post sulla sua pagina Facebook:
“La storia di Jacopo è dolorosa, il suo percorso clinico difficile, da far venire i brividi. A volte, però, succede che alla fine di un lungo tunnel, si intravede la luce. Oggi la sua attenzione migliora, si riducono drasticamente le crisi epilettiche e i suoi genitori sono più sereni. La terapia con la Cannabis integrata alla sua ordinaria terapia ha migliorato molti aspetti clinici e di vita sociale. Oggi Jacopo mi ha sorriso e accarezzato. Penso che la Puglia che è stata una delle prime regioni a legiferare sulla cannabis, sia ora matura per un progetto di produzione autoctona. DOBBIAMO FARLO PER JACOPO E PER MOLTI ALTRI MALATI. Oggi per me è una bellissima giornata”.
Dalla pagina Facebook di Felice Spaccavento
La terapia a base di cannabinoidi si conferma quindi ancora una volta efficace, con risultati tangibili, ed è da qui nasce l’appello di Spaccavento: avviare una produzione autoctona di cannabis in Puglia (e in Italia) per venire incontro ai malati che ne hanno bisogno garantendo così loro le cure necessarie.
La legge regionale in Puglia
Spaccavento riporta un dettaglio essenziale: la Puglia è stata una delle prime regioni italiane a legiferare sulla cannabis. Il riferimento è alla legge del luglio 2014, votata all’unanimità, che ha consentito l’avvio di progetti pilota a livello regionale per la produzione sperimentale di un medicinale a base di CBD in collaborazione con lo stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze o con altri enti.
Tra gli altri progetti legati a questa pianta dalle mille risorse, a livello industriale è da ricordare anche il primo centro di trasformazione della canapa in Italia nato a Cerignola all’inizio del 2021.
Cannabis ed epilessia: il via libera dell’Unione Europea
La prima svolta nella gestione del disturbo neurologico è arrivata nel dicembre 2020, quando la Commissione Europea ha detto sì al farmaco contro l’epilessia contenente il CBD dando così il via libera alla messa in commercio in tutta la Comunità Europea; il farmaco, da prendere oralmente, è legale negli Stati Uniti dal 2018. L’utilizzo, però, sarebbe possibile solo per il trattamento di due forme rare e molto gravi di epilessia: la sindrome di Dravet e quella di Lennox-Gastaut, che vedono numerose crisi giornaliere oltre a un alto rischio di mortalità.
Ora è quindi necessario un cambio di rotta e una maggiore diffusione delle terapie a livello nazionale, così da garantire a tutti i pazienti che ne hanno bisogno la possibilità di migliorare la propria qualità della vita. La soluzione è a portata di mano e Jacopo ne è la prova.