La cannabis light contiene oltre 80 diversi principi attivi. Tra questi i maggiori e più conosciuti sono il THC e CBD. Parenti alla lontana con caratteristiche ben diverse e soprattutto effetti opposti. Il THC è acronimo di a-9-tetraidrocannabinolo ed è un cannabinoide appartenente alla famiglia dei fitocannabinoidi. É una sostanza psicotropa, che agisce sulla mente alterandone le percezioni spazio-temporali.
Il CBD invece è un metabolita dalle molteplici proprietà benefiche, che non ha alcun effetto sulla mente, non crea dipendenza ed ha effetti distensivi e rilassanti. In natura i cannabinoidi sono sostanze chimiche di origine naturale, classificate come terpenofenoli. In altre parole sono composti con la capacità di interagire con i recettori cannabinoidi. Il modo in cui queste sostanze vi interagiscono è diverso a seconda della loro natura (vedi appunto THC e CBD).
THC: cos’è e come agisce
Il delta-9-tetraidrocannabinolo è uno dei due maggiori principi attivi contenuti nella cannabis. Appartiene alla famiglia dei fitocannabinoidi ed è una sostanza psicotropa. Nonostante abbia delle proprietà antidolorifiche e antiemetiche, la caratteristica principale del THC rimane sempre la sua capacità di alterare la psiche.
La sostanza è stata isolata per la prima volta da Raphael Mechoulam, Yechiel Gaoni, e Habib Edery dall’istituto Weizmann, Israele, nel 1964. In forma pura e a basse temperature è un solido cristallino dal colore rosato. Se riscaldato diventa vetroso, leggermente viscoso e appiccicoso. Ha una bassissima solubilità in acqua, che migliora nella maggior parte dei solventi organici.
In commercio invece si presenta in soluzione liquida oleosa di colore giallo/marrone.
Diversi studi hanno dimostrato che il THC è in grado di interagire con il sistema endorfinico, attraverso i recettori oppioidi. Dalla loro interazione è rilasciata la “dopamina”, che provoca la tipica sensazione di euforia e rilassamento. Gli effetti del THC sono:
- euforia
- rilassamento
- percezione spazio-temporale alterata
- alterazioni uditive, olfattive e visive
- ansia
- disorientamento
- stanchezza
- stimolazione dell’appetito (la famosa fame chimica)
Il THC è presente nei tricomi della pianta di cannabis. I tricomi sono una sorta di minuscoli cristallini che ricoprono interamente le foglie delle piante di marijuana. In altre parole si tratta di una struttura pilifera epidermica presente nella pianta di cannabis. Il THC è particolarmente presente nella pianta viva e ancora di più nei prodotti a base di estrazione della resina (come ad esempio l’hashish).
Il contenuto di THC in hashish e marijuana diminuisce nel tempo, soprattutto se le infiorescenze che lo contengono non sono state conservate adeguatamente. Calore e luce accelera il suo deterioramento.
CBD: cos’è e come funziona
CBD è acronimo di cannabidiolo, anch’esso metabolita della pianta di cannabis sativa, non ha effetti psicotropi e quindi non agisce sulla psiche. A differenza del cugino THC, il CBD non altera la mente e la percezione dell’ambiente e dello scorrere del tempo. Al CBD sono state riconosciute moltissime proprietà benefiche. Proprietà che, sin dall’antichità, sono state sfruttate per il benessere dell’organismo.
Il CBD agisce allo stesso modo del THC, vale a dire legandosi ai recettori cannabinoidi che interagiscono a loro volta con il sistema endocannabinoide. Il modo in cui agisce però è diverso rispetto al THC. Il cannabidiolo infatti garantisce l’omeostasi. L’omeostasi è la capacità di un organismo di mantenere la stabilità interna. Ed è proprio su questa caratteristica che interviene il CBD.
Gli effetti del CBD sono:
- rilassanti
- anticonvulsivanti
- antidistonici
- antiossidanti
- antinfiammatori
- favorisce il sonno
- è distensivo contro ansia e panico
- è in grado di ridurre la pressione endooculare
- è un promettente antipsicotico atipico
Inoltre se ne fa largo uso nell’industria della cosmesi perché fornisce un’azione potente come sebo regolatore, è impiegato per combattere l’acne e la psoriasi, è un ottimo prodotto anti age e migliora la qualità di pelle, unghie e capelli.
THC e CBD: le principali differenze
Mettendo quindi a confronto THC e CBD è ben chiaro che non si tratta della stessa sostanza e soprattutto hanno effetti decisamente diversi. Mentre il primo agisce direttamente sulla mente di chi lo assume, alterandola e offuscandola, il secondo non ha che effetti benefici. Effetti che tra l’altro sono stati regolarmente comprovati da diversi studi e ricerche di settore.
Il CBD, a differenza del THC non crea assuefazione, non danneggia l’organismo ed è legale in Italia. Quando THC e CBD si trovano ad agire insieme, il cannabidiolo mitiga l’azione psicotropa del THC, mentre il THC aumenta l’azione benefica del CBD.